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L’impegno costante di Fulvio Santagostini

«Oltre ad essere stato un punto di riferimento molto importante per l’intero movimento delle persone con lesione al midollo spinale, Fulvio è stato un uomo che del racconto della dignità delle persone con disabilità ha fatto la propria ragione di vita»: così Vincenzo Falabella, presidente della FAIP e della FISH, ricorda Fulvio Santagostini, scomparso nei giorni scorsi, che fu tra i primi a battersi per la realizzazione dell’Unità Spinale Unipolare al Niguarda di Milano, oltre fondare in seguito l’AUS Niguarda (Associazione Unità Spinale) e ad essere presidente della Federazione LEDHA.

Nato a Milano nel 1958, Fulvio Santagostini, scomparso nei giorni scorsi, era stato tra i primi a battersi per la realizzazione dell’Unità Spinale Unipolare dell’Ospedale Niguarda di Milano, in anni in cui il consenso non era unanime. Successivamente era stato fondatore dell’AUS Niguarda (Associazione Unità Spinale), presiedendola fino al 2007.
«Fulvio – ricorda Giovanna Oliva, presidente della Cooperativa Spazio Vita Niguarda – credeva fortemente nella logica che la cura delle persone con lesione al midollo spinale non dovesse limitarsi all’aspetto sanitario in senso stretto, ma ad una presa in carico globale che accompagnasse la persona dalle dimissioni alla vita quotidiana. Nel corso degli anni aveva instaurato con gli operatori dell’Unità Spinale rapporti personali di amicizia e condivisione. Tutto lo staff dell’AUS Niguarda lo ricorda con grande riconoscenza e stima e lo ringrazia di cuore per l’eredità lasciata».

In anni più recenti, Santagostini era entrato a far parte della LEDHA – la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, che costituisce la componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) -, prima come Consigliere, e successivamente in qualità di Presidente dal 2008 al 2013, tornando nel 2015, dopo due anni di pausa, ad entrare nel Consiglio Direttivo di tale Federazione.
«Era una persona combattiva ed estremamente attenta ai diritti delle persone con disabilità – sottolinea Alberto Fontana, attuale presidente della LEDHA -, in particolare rispetto ai temi dell’emancipazione e della vita indipendente. La LEDHA, così come la conosciamo oggi, è anche frutto del lavoro di Fulvio e del suo impegno costante».

«Quella della scomparsa di Fulvio Santagostini – dichiara Vincenzo Falabella, presidente della FAIP-Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici (“la Tua Federazione”), oltreché presidente nazionale della FISH – è una triste notizia che si abbatte sulla nostra Federazione e sull’intero movimento delle persone con lesione al midollo spinale, per il quale Fulvio è stato un riferimento molto importante. In questo momento così triste, partecipiamo al grande dolore dei familiari, e desideriamo ricordarlo con profonda riconoscenza e stima per il grande contributo dato alle battaglie per i diritti delle persone con lesione al midollo spinale, contro tutte le discriminazioni e contro tutte le barriere».
«Santagostini – prosegue Falabella – è stato un uomo che del racconto della dignità delle persone con disabilità ha fatto la propria ragione di vita, conducendo battaglie, anche aspre, a partire dal linguaggio che riguardava la disabilità e il welfare. Caro Fulvio, ti ringraziamo moltissimo per quanto hai fatto e per ciò che ci hai lasciato. Vogliamo salutarti ricordandoti come uomo, grande amico leale e sincero».

«Parlare di Fulvio Santagostini – annota infine Raffaele Goretti, consigliere nazionale della FAIP – vuol dire parlare di una persona che ha donato alla nostra causa la sua vita, fatta di azioni e pensieri che hanno modificato sostanzialmente la politica verso le persone con lesione midollare! Una persona meravigliosa, un uomo che ha scavato con le sue idee il solco di divisione tra il passato e il futuro! Ciao Fulvio, ti ringraziamo per tutto il tuo impegno, per la tua ferma gentilezza, per la luce che ci hai messo a disposizione per capire meglio i nostri percorsi, resterai nei nostri cuori e nei nostri pensieri. La nostra amicizia durerà per sempre, in un tempo infinito, al di là del tempo e delle date». (S.B.)