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Banca Nazionale Unica del Contrassegno: si passa ai fatti

Avevamo sollevato il problema il 23 maggio scorso,  a puntare il dito contro il Ministro Danilo Toninelli sulla questione ancora irrisolta della Banca Nazionale Unica del Contrassegno, strumento atteso ormai da tempo dalle persone con disabilità, perché necessario a garantirne il diritto alla mobilità, evitando loro procedure farraginose e talvolta anche ingiuste sanzioni era stato Mario Ponticello, responsabile del Coordinamento Volontariato dell’APL, l’Associazione Paraplegici Lombardia che aderisce alla FAIP (Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici).  

Oggi, il Ministro Lorenzo Fontana riprende opportunanmente il tema e rilancia la Banca dati Unica Nazionale per consentire alle Persone con disabilità di accedere a tutte le zone a traffico limitato del Paese con un unico pass.
Il Ministro vuole esportare il modello Verona e quello Veneto - dove il progetto è già attivo - all’intero territorio nazionale e, per farlo, ha scritto nelle scorse settimane al Ministro Danilo Toninelli, che - come delegato ai trasporti - ha competenza specifica in materia. A seguito della lettera è stata convocata ieri una prima riunione, a cui ha partecipato, come delegato Anci, il comandante della polizia municipale di Verona Luigi Altamura, che ha portato l’esperienza e le buone prassi del Comune scaligero.
“Il modello veronese e veneto contribuirà a ridurre il numero di ‘furbetti’ che usano pass intestati a deceduti o pass scaduti - spiega il Comandante -. Una banca dati unica, e nel pieno rispetto della privacy, consentirà di garantire e di tutelare le persone con disabilità, che hanno diritto al contrassegno. Sono soddisfatto dell’interesse emerso per questo progetto e della sensibilità del ministro Fontana. Grazie a questo impegno, con il lavoro di squadra, si potrà esportare il modello Verona, già sperimentato con ottimi riscontri e grande successo”.
“La banca dati nazionale dei contrassegni è la soluzione che consentirà - dice il ministro Fontana - di facilitare l’accessibilità e la mobilità a tante persone con disabilità. Sono felice di aver avviato questo percorso. Grazie a chi sta collaborando al progetto.
Sulla base di esperienze positive e già collaudate come quella veronese, puntiamo ad arrivare a soluzioni innovative a tutela del diritto alla mobilità delle persone con disabilità, dando concreta attuazione al secondo programma biennale d’azione per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità”.

Il Presidente Faip Vincenzo Falabella sul tema rimarca come nel Decreto del Presidente della Repubblica del 12 ottobre 2017, si legge testualmente al Capitolo 8, punto 1.2, che «tutti i Comuni d’Italia hanno provveduto alla sostituzione dei pass disabili con i nuovi modelli di CUDE [Contrassegno Unificato Disabili Europeo, N.d.R.], come previsto dal DPR n.151/2012, mentre pochissimi tra loro hanno aderito al Registro Pubblico CUDE (ANCI Sardegna) a causa della scarsa diffusione di informazioni tra Pubbliche Amministrazioni sulle potenzialità dello strumento – in termini di opportunità di condivisione, aggiornamento e controllo in tempo reale delle informazioni relative ai CUDE, attraverso una banca dati nazionale. Accogliamo quindi favorevolmente l'intento e la volontà del Ministro Fontana ben sapendo che sul tema deve assumere responsabilità politiche anche il Ministro Danilo Toninelli al quale con forza lo sollecitriamo per attivare concretamente risorse per creare la Banca Unica Nazionale cosi come prevista dal Secondo Programma di Azione Biennale per la promozione dei diritti e l'integrazione delle Persone con disabilità. E' ora che si passi dalle promesse ai fatti.».