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Le persone con lesioni midollari: il punto della situazione in Lombardia

Sarà un seminario aperto a tutti, un’occasione per essere uniti e dimostrare con la nostra presenza che esistiamo e che il mondo della politica non può fare a meno di farsi carico dei nostri problemi, ignorando il nostro diritto alla salute, garantito dalla Carta Costituzionale»: viene presentato così il seminario “Presa in carico e gestione della persona con lesione al midollo spinale in Regione Lombardia: stato dell’arte”, organizzato per il 14 febbraio a Milano dal Coordinamento Regionale Lombardo per le Unità Spinali e dedicato ai diritti delle persone con lesione al midollo spinale.

Presa in carico e gestione della persona con lesione al midollo spinale in Regione Lombardia: stato dell’arte: si chiama così il seminario aperto a tutti, organizzato per il 14 febbraio a Milano, presso la Regione Lombardia, a cura del Coordinamento Regionale Lombardo per le Unità Spinali, incontro dedicato ai diritti delle persone con lesione al midollo spinale.

«Nel novembre del 2017 – spiegano dall’AUS Niguarda (Associazione Unità Spinale Niguarda), una delle organizzazioni promotrici dell’iniziativa – ci siamo incontrati per fare il punto della situazione sulla criticità dei ricoveri in Lombardia per le persone con lesione al midollo spinale. Da quel momento è nato il Coordinamento Regionale per le Unità Spinali [se ne legga anche sulle pagine di superando, N.d.R.], formato da diverse realtà associative che periodicamente si sono riunite per dibattere, raccogliere dati, evidenziare le questioni emergenti, formulare ipotesi risolutive, tutto con lo spirito di arrivare a sollecitare la componente politica della Regione Lombardia, per avere risposte a quanto emerso. In tal senso abbiamo presentato i dati raccolti alla Commissione Regionale Sanità e Politiche Sociali, che ha molto apprezzato tale lavoro. Abbiamo inoltre reso note le nostre proposte per migliorare il sistema di presa in carico delle persona con lesione al midollo spinale e richiesto l’apertura di un Tavolo di Lavoro Regionale sulle Unità Spinali. Nel frattempo abbiamo continuato ad incontrarci con costanza e finalmente siamo riusciti ad organizzare il seminario del 14 febbraio, dove potremo presentare tutti i dati raccolti, allo scopo di evidenziare le criticità della presa in carico delle persone con lesione al midollo spinale della Regione Lombardia».

«Sarà un seminario aperto a tutti – concludono dall’Associazione – e particolarmente alle persone con lesione al midollo spinale, un’occasione per essere uniti e dimostrare con la nostra presenza che esistiamo e che il mondo della politica non può fare a meno di farsi carico dei nostri problemi, non può voltarsi e ignorare il nostro diritto alla salute, garantito dalla Carta Costituzionale».

Rimandando i Lettori al programma completo dell’incontro (disponibile a questo link), ci limitiamo qui a segnalare che insieme agli esponenti di varie Istituzioni Sanitarie e di numerose organizzazioni impegnate in questo settore, vi interverranno tra gli altri il vicepresidente del Consiglio Regionale Lombardo Carlo Borghetti, il presidente della Commissione Regionale Sanità e Politiche Sociali Emanuele Monti e l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera.
Sarà presente, inoltre, anche il presidente della FAIP (Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici) Vincenzo Falabella, che interverrà sul tema L’appropriatezza dei ricoveri in Unità Spinale: quando la norma realmente risponde ai bisogni ed ai diritti delle persone con lesione al midollo spinale. «Il 14 febbraio coinciderà con un importante momento di confronto – dichiara lo stesso Falabella – con chi amministra oggi la Regione Lombardia, per mettere al centro del dibattito e del confronto il diritto alla salute per le persone con lesione al midollo spinale e le Unità Spinali. A tal proposito è opportuno precisare che le competenze professionali, oltre che le componenti infrastrutturali organizzative e funzionali delle Unità Spinali, sono essenziali per garantire alla persona con lesione midollare il buon esito del percorso per il recupero dell’autonomia e della successiva indipendenza, compatibilmente con il livello della lesione, e che pertanto tali servizi debbano essere assolutamente garantiti anche a coloro che richiedono di essere ricoverati dopo il primo ricovero (in acuzie), per la cura delle complicanze secondarie e terziarie che la lesione può comportare con il passare del tempo. Ringrazio pertanto il Coordinamento Lombardo che in questi anni ha saputo lavorare per riportare al centro del dibattito un tema importante come la presa in carico globale della persona con lesione la midollo spinale e la rete dei servizi fondamentale per garantire diritti di cittadinanza». (S.B.)

Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile il programma completo del seminario di Milano del 14 febbraio. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Jennifer Gangi (jennifer.gangi@ausniguarda.it).