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Regione Lazio: Gara per dispositivi medici, la rivolta delle Associazioni

«Di fronte alle risposte negative finora giunte, manifesteremo affinché la Giunta Regionale annulli quella gara, sancendo la libera scelta per l’utilizzo di tutti i dispositivi medici presenti sul mercato italiano». Il prossimo 10 settembre, affiancate da tanti singoli pazienti, le organizzazioni FINCOPP, FAIP, ASBI, AISTOM, AIMAR e Associazione Paraplegici di Roma e del Lazio scenderanno in piazza per protestare fermamente contro la Regione.

«Questa gara d’appalto costringerà i pazienti ad utilizzare unicamente prodotti di scarsa qualità. Risparmiare sui dispositivi medici costringe infatti ad abbassare la qualità del prodotto e di conseguenza tutto ciò può portare a complicanze mediche, più accessi in pronto soccorso, ulteriori complicazioni nella vita degli utilizzatori».
Lo avevano dichiarato qualche giorno fa Vincenzo Falabella presidente della FAIP  e  Francesco Diomede, presidente della FINCOPP, promotori di una ferma denuncia, insieme ad altre Associazioni e a tante persone con problemi di incontinenza, rispetto alla gara di appalto al ribasso indetta dalla Regione Lazio, per fornire cateteri vescicali a migliaia di persone con disabilità, costrette appunto ad utilizzare tali presìdi salvavita.
Secondo coloro che si oppongono a tale iniziativa, infatti, l’operatore che vincerà l’appalto avrà il monopolio di fornitura per quarantotto mesi, ciò che costringerà gli utenti ad accettare un modello di dispositivo definito dalla gara, senza poter più scegliere il più idoneo al proprio organismo, come previsto dall’appropriatezza prescrittiva stabilita dal PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale).

Rispetto a tale protesta, è arrivata in questi giorni una risposta giudicata dalle Associazioni del tutto negativa, da parte di Renato Botti, responsabile della Direzione Salute e Integrazione Socio-Sanitaria della Regione Lazio, e alla luce di questo, dichiara Diomede, «ci vediamo costretti a indire una manifestazione di protesta, che terremo il 10 settembre prossimo, sotto la sede della Presidenza della Regione Lazio, per rivendicare i nostri diritti. Lo faremo dalle 10 alle 14, perché per motivi di salute la manifestazione non potrà andare oltre».

Ad affiancare la FAIP e l'Associazione Paraplegici di Roma e del Lazio in questa protesta, vi sono organizzazioni di peso come la FINCOPP (Federazione Italiana Incontinenti e Disfunnzioni del Pavimento Pelvico), l’ASBI (Associazione Spina Bifida Italia), l’AISTOM (Associazione Italiana Stomizzati), l’AIMAR (Associazione Italiana Malformazioni Anorettali), nonchè tanti singoli pazienti.

«Se la Regione Lazio insisterà nel volere adottare la procedura contestata – aggiunge Diomede – questo avrà gravissime ripercussioni sul territorio regionale e soprattutto sulla pelle delle persone con disabilità che si cateterizzano, in barba alla libera scelta e all’appropriatezza prescrittiva. Ci vediamo dunque obbligati a scendere in piazza, sotto una tornata elettorale, in un momento infelice per tutti, e anche per questo invochiamo l’intervento di tutte le forze politiche presenti nel Consiglio Regionale del Lazio, sensibili alle problematiche sulle disabilità, affinché la Giunta Regionale annulli la “gara”, sancendo la libera scelta per l’utilizzo di tutti i dispositivi medici presenti sul mercato italiano».  

Il Presidente della Faip Onlus Vincenzo Falabella: "Auspichiamo che la Regione Lazio faccia un passo indietro ed annulli immediatamente la gara indetta perchè cosi come formulata lede gravemente i Diritti delle Persone con lesione al midollo spinale. Restiamo, come daltronte sempre fatto, a disposizione delle Istituzioni regionali per avviare un confronto costruttivo e propositivo partento da un punto irremovibile: non negozieremo i Diritti delle tante Persone con lesione al midollo spinale che vivono nel Lazio. Qualsiasi intervento deve essere fatto garantendo la libertà di scelta del prodotto e l'appropriatezza prescrittiva".