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Pronto il progetto per la nuova Unità spinale unipolare del Cto di Roma

La Asl Roma 2 approva il piano di ristrutturazione e ampliamneto del servizio: 32 posti letto effettivi, camere di isolamento, sala medicazioni,  nuova palestra, spazi ricreativi e tanto altro.

Non si ferma il programma di rilancio dell'ospedale Cto- Alesini. Dopo la decisione della Asl Roma 2 e della Regione Lazio di ridare status di Pronto soccorso traumatologico alla struttura inserendola definitivamente nella rete dell’emergenza, la Direzione strategica della Asl ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la ristrutturazione e l'ampliamento dell’Unità Spinale Unipolare e del reparto di Terapia intensiva.

Si tratta di un intervento radicale che impegnerà complessivamente 3 milioni e 740 mila euroderivati da fondi regionali dell’ex art.20. Il documento verrà ora inviato all'esame della competente area della Direzione regionale che dovrà valutarlo cosi da sbloccare i fondi e dare il via alla realizzazione delle opere previste. 

L’Unità spinale occupa 1.350 metri quadri al quarto piano dell’ospedale. Al suo interno si sviluppano un'area degenza e una dei servizi riabilitativi e sociali. Attualmente le camere sono otto, tutte dotate di bagno, ma la capacità ricettiva totale è molto al di sotto dei 32 posti letto previsti dai piani operativi regionali.

Il reparto attualmente non prevede stanze per l’isolamento protettivo di persone infette o immunodepresse e non è presente una sala medicazioni in linea con i requisiti di accreditamento. I servizi riabilitativi non dispongono di spazi sufficienti per le attività richieste né per l’attività dei consulenti.

L’intervento stabilito dalla Asl Roma 2 punta a superare questi limiti fornendo al servizio i 32 posti letto effettivi, così come stabilito dai piani regionali. Inoltre è stata prevista la realizzazione di quattro nuove camere di degenza: due multiple con bagno, e due per ricoveri singoli, attrezzate per garantire isolamento delle persone che purtroppo ne hanno bisogno. Sarà creata una sala medica attrezzata per interventi di piccola chirurgia, e spazi ricreativi decorosi e degni ad accogliere le persone con lesione midollare, ed infine spazi ricreativi dionei ad accogliere le persone ricoverate.

servizi di supporto saranno trasferiti nei locali che attualmente ospitano la direzione amministrativa di presidio che sarà invece trasferita al II piano dell'edificio insieme alla Direzione sanitaria.

Ruolo importante in tutta questa fase lo ha mantenuto l'Associazione Paraplegici di Roma e del Lazion Onlus, aderente alla Faip, che è sempre stata sul tema e con tenacia e perseveranza ha sollecitato l'amministrazione Regionale e la Asl l'attenzione al tema della presa in carico della Persona con lesione al midollo spinale.

Daniele Stavolo, presidente dell'Associaizone Paraplegici di Roma e del Lazio, così commenta la notizia: "E' la conclusione di un percorso cominciato diversi anni fa alorquando sollecitammo la Regione Lazio a porre in essere tutti gli atti e strumenti necessari per potenziare il Servizio di Unità Spinale Unipolare del Lazio. Un Servizio che oramai opera da oltre 20 anni e che nel corso del quale  ha salvato diverse vite umane. Continueremo a monitorare e supportare Regione ed Asl in questo nuovo percorso di ristrutturazione, controlleremo l'inizio dei lavori e i suoi avanzamenti per costruire una Unità Spinale che sia degna e dignitosa ad accogliere le persone con lesione midollare".

Dal canto suo Vincenzo Falabella, Presidente Nazionale Faip: "Attendavamo oramai da tempo una assunzione di responsabilità da parte della Regione e della Asl Roma 2 di potenziare un servizio, quale quello di Unità Spinale Unipolare di Roma e del Lazio. Ho avuto modo di seguire, in prima persona, tutta la partita in gioco, collaborando a stretto giro con il Presidente Stavolo, con l'Associazione Paraplegici di Roma e del Lazio e con Pietro Vittorio Barbieri e Fabio Casadei uomini storici del nostro movimento che hanno contribuito sensibilmente a questo risultato. In questo lungo ed arduo percorso, che ci ha visti protagonisti, abbiamo spauto confrontarci, con le Istituzioni coinvolte, con capacità, perseveranza e serietà ed il risultato ottenuto è anche il frutto di tale capacità. Il progetto di vedere l'Unità Spinale di Roma e del Lazio con un organico di 32 posti letto, che fino a qualche anno fa era utopia, finalmente diventa realtà".