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I nuovi Lea approdano in Parlamento. Esame entro il 5 dicembre

Dopo mesi di attesa, sono approdati ieri in Parlamento, alle commissioni Igiene e Sanità del Senato e alla Affari sociali della Camera, i nuovi Livelli essenziali di assistenza che riscrivono l’elenco delle prestazioni erogate ai pazienti in regime Ssn, gratuitamente o dietro pagamento di ticket. L’esame, da calendario, dovrà concludersi entro il 5 dicembre; intanto i pareri delle commissioni I e V sono attesi per il 29 novembre.

Sul testo, varato dalla Conferenza Stato-Regioni con una serie di osservazioni, il Servizio Studi di Camera e Senato ha intanto elaborato una ricca e dettagliata scheda di lettura. In cui si ricorda, tra l’altro, che l’introduzione di determinate prestazioni complesse come l’adroterapia (ora in regime di specialistica ambulatoriale) non potrà essere che graduale. Inevitabile il richiamo al nomenclatore protesi e ausili - che innova soprattutto nel settore delle tecnologie informatiche e della comunicazione - e all’aggiornamento degli elenchi delle malattie croniche (l’elenco è interamente sostituito) e delle rare (in questo caso si recepisce la proposta del Tavolo interregionale per le malattie rare su oltre 110 nuove patologie o gruppi).
Tra gli altri temi caldi su cui la Scheda di lettura accende i riflettori, la questione ticket: secondo la relazione tecnica al Dpcm, la riduzione dei ricoveri medici e chirurgici potrà generare una riduzione a carico del Ssn pari a 50 milioni di euro, cui si associa la maggior compartecipazione per effetto del trasferimento delle prestazioni in regime ambulatoriale. Per i cittadini, un “carico” di circa 18,1 milioni di euro in più.

E le cifre complessive? A regime l’impatto totale è preventivato in 771,8 milioni così ripartiti tra le tre aree di articolazione dei nuovi Lea: 220,2 mln all’assistenza sanitaria collettiva; 571,4 milioni all’assistenza distrettuale, -19,8 milioni all’assistenza ospedaliera.

Elena Carnevali (Pd) è la relatrice del provvedimento. «Sono più di 15 anni che si attende una revisione organica e l’aggiornamento dell'ormai datato DCPM del 2001; svolgeremo un lavoro approfondito nel rispetto delle aspettative dei cittadini e di tante persone con disabilità», ha detto Elena Carnevali deputata del Pd e relatrice del provvedimento.

Vincenzo Falabella, presidente Faip, dal suo canto:« E' un provvedimento atteso da migliaia e migliaia di persone con disabilità di questo paese e non solo. Abbiamo più volte chiesto un rapido avvio del passaggio parlamentare, ora chiediamo un confronto costruttivo per migliorarne alcuni aspetti. Per questo monitoreremo, insieme alla Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicp, il lavoro delle Commissioni e cercheremo con energia e forza di incidere significatamente per apportare quelle necessarie modifiche per migliorare il testo presentato. Sappiamo bene che è un provvedimento complesso e corposo ma sappiamo altrettanto che andrà ad incidere in maniera significativa sulla qualità di vita di molte persone».