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Dati e Statistiche

 

I dati riguardanti l’entità ed i costi della LM sono limitati.

Solo alcuni dei Paesi ad alto reddito sono in grado di fornire statistiche nazionali. Le altre fonti di dati sono talmente poche e così varie dal punto di vista metodologico, che non è possibile calcolare stime affidabili circa la prevalenza o l’incidenza mondiale. I migliori dati disponibili relativi alla LM, forniscono un quadro generale che è stato sintetizzato ed analizzato nel dettaglio nel resto di questo capitolo. La LM è una condizione relativamente rara, ma che cambia la vita ed ha un costo notevole, con un rischio di mortalità che varia molto in base al livello di reddito del Paese e dipende pesantemente dalla disponibilità di una assistenza sanitaria di qualità e di servizi di riabilitazione. Non è noto quante Persone al mondo vivano con una LM, ma i dati di incidenza internazionale indicano che ogni anno da 250.000 a 500.000 persone subiscono una lesione midollare. La maggior parte di questi casi sono LM traumatiche, causate in primo luogo da incidenti stradali, cadute e violenza. Recenti studi evidenziano un aumento dell’età di insorgenza della LM ed un graduale incremento della percentuale dei casi di LMNT – in parte attribuibile all’invecchiamento della popolazione mondiale. I dati attuali mostrano che la LM è associata ad un elevato rischio di mortalità. Le PLM sono a maggior rischio di morte, soprattutto nel primo anno dall’insorgenza della LM, e anche nei Paesi ad alto reddito dove il progresso sanitario ha favorito un aumento della sopravvivenza, esse hanno ancora un rischio di mortalità elevato e hanno più probabilità di morire prima rispetto al resto della popolazione. Le PLM nei Paesi a basso reddito continuano a morire a causa di complicazioni secondarie prevenibili, che non rappresentano più una causa principale di decesso nei Paesi ad alto reddito. I costi della LM variano ampiamente a seconda del contesto e sono disponibili alcuni dati comparabili. Dai dati esistenti, è chiaro che la LM comporta considerevoli costi diretti ed indiretti e che molti di questi costi sono a carico delle PLM. Il livello e la gravità di una LM hanno un’influenza significativa sui costi. I costi diretti sembrano essere più alti nel primo anno dopo l’insorgenza di una LM ma, nel corso della vita, i costi indiretti superano spesso quelli diretti. Vi è un urgente necessità di migliorare la quantità e la qualità della dei dati raccolti, relativi alla LM. Alla fine di questo capitolo vengono affrontati i problemi dei dati sulla LM e le raccomandazioni per migliorare le evidenze.

I dati relativi alla prevalenza della LM sono importanti per quantificare il fabbisogno di assistenza sanitaria e di supporto sociale e per valutare gli effetti delle misure di prevenzione secondaria; sfortunatamente i dati sulla prevalenza della LM sono scarsi. Attualmente non ci sono stime globali o regionali della prevalenza di tutte le cause di LM.  Altri dati trovati in letteratura non sono stati inclusi, per problemi metodologici o perchè sono notevolmente datati e potrebbero non riflettere la situazione attuale. Dati Canadesi hanno indicato un tasso complessivo di prevalenza della LM (traumatica e non traumatica) di 2525 casi per milione di abitanti o di 85.000 persone nel 2010. La stima della prevalenza riferita all’età, per le LM in Canada, indica che le LMT sono prevalenti nelle popolazioni più giovani, mentre le LMNT in quelle più anziane. Le stime di prevalenza delle LMT  variano da 280 casi per milione di abitanti in Finlandia fino a 1298 casi per milione in Canada, sebbene questa variabilità sia probabilmente dovuta alla differenze nella metodologia e non rispecchi una reale differenza di prevalenza, pari a cinque volte in più. Le stime di prevalenza in Australia e Canada derivano da una sistema che riunisce dati sull’incidenza ed informazioni sulla durata della malattia. I più Prospettive Internazionali sulla lesione del midollo spinale 16 elevati tassi Canadesi potrebbero indicare una tendenza del Nord-America o potrebbe essere che le stime attuali, con i migliori dati, utilizzate in Canada abbiano portato ad una sovrastima dell’ incidenza, mentre quelle impiegate in Australia sottostimino il tasso di incidenza. Gli altri Paesi presentano dati raccolti da ospedali, Registri nazionali e studi trasversali e longitudinali. Per comprendere più a fondo il confronto delle stime di prevalenza fra i vari Paesi, c’è bisogno di maggiori dati riguardanti le differenze demografiche, sia per i tassi di incidenza correlati alle cause suddivisi per età e genere, sia per le aspettative di vita associate; queste informazioni non sono attualmente disponibili. Le stime di prevalenza delle LMNT sono disponibili solo per l’Australia (367 casi per milione di abitanti) e per il Canada (1227 casi per milione di abitanti). I dati Australiani sono tratti da uno studio condotto nello stato di Victoria, basato sulle aspettative di vita e su dati nazionali di outcome in riabilitazione, estrapolati poi al resto del paese. I risultati mostrano una prevalenza di 455 casi per milione di abitanti, per adulti di età uguale o maggiore di 16 anni, suggerendo che l’invecchiamento, mostrato nei dati demografici, potrebbe essere la causa primaria di incremento della prevalenza delle LMNT. Le maggiori stime di prevalenza in Canada potrebbero derivare dalle stesse ipotesi fatte nello studio, piuttosto che da una reale differenza di prevalenza. Incidenza della lesione midollare La stima globale dell’incidenza della LM è di 40–80 nuovi casi annui per milione di abitanti, sulla base di studi di qualità sull’incidenza di ogni tipo di causa di lesione midollare, condotti a livello nazionale. Questo significa che ogni anno da 250.000 a 500.000 persone subiscono una lesione midollare. Gli studi che documentano i dati di incidenza della LM, di origine traumatica e non, forniscono informazioni sulle caratteristiche generali della popolazione con LM. La raccolta di queste informazioni è importante, dal momento che le risorse necessarie e le caratteristiche della popolazione con LM traumatica e non traumatica sono differenti. La percentuale di LMT varia in larga misura e sembra essere differente fra Paesi. Dati storici riportavano che fino al 90% dei casi di LM aveva origine traumatica, ma studi più recenti indicano, negli ultimi anni, una lieve tendenza all’incremento della percentuale di LMNT. La popolazione con LMNT è generalmente più anziana, con malattie croniche che richiedono cure più costose, ma per periodi più brevi. La maggior parte degli studi sull’incidenza della LM prendono in esame o la LMT o quella LMNT, probabilmente a causa delle differenze delle fonti e dei metodi di raccolta dei dati. L’incidenza e l’eziologia delle LMT e delle LMNT sono quindi di seguito esaminate separatamente. I dati relativi alle LMNT sono limitati in confronto a quelli delle LMT. Lesione midollare traumatica Incidenza Considerando i dati disponibili, non è possibile desumere stime attendibili nazionali sull’incidenza delle LMT. L’analisi statistica è resa impossibile dalla carenza di fattori predittivi affidabili. I tassi di incidenza delle LMT di ogni Paese variano largamente nel mondo – da 13 a 53 casi per milione di abitanti. I tassi di incidenza delle LMT tendono ad essere più elevati nel Nord America rispetto all’Europa, probabilmente a causa di un più elevato numero di casi di violenza negli USA. Dati di incidenza da altri Paesi o non esistono o hanno una andamento fluttuante eccessivo, fra Paesi ed al loro interno, così che diventa difficile elaborare statistiche riassuntive valide.

Ad esempio i dati raccolti dalla Città di Pechino, in Cina, indicano una stima elevata di 60,6 casi per milione di abitanti, mentre la Regione di Tianjin riporta un’incidenza di 23,7 casi per milione di abitanti.

Le notevoli variazioni, relative all’incidenza delle LMT nei vari Paesi, sono dovute a diversi fattori:

■ Differenze naturali nell’incidenza tra i vari Paesi, dovute alle differenze dei fattori di rischio.

■ Differenze attribuibili agli approcci metodologici.

■ Popolazione analizzata (adulti, bambini o entrambi). L’incidenza della LMT nei bambini è bassa. Studi che riportano solo l’incidenza negli adulti sovrastimano il tasso generale della popolazione e rendono il paragone difficile con gli studi che aggregano i dati di incidenza fra adulti e bambini.

■ Rappresentatività dei dati. Con l’eccezione di alcuni Paesi, che hanno un Registro Nazionale delle LM, come la Finlandia, le stime di incidenza sono estrapolate da dati delle città o regionali e potrebbero non essere rappresentative dell’intero Paese.

Nonostante queste variazioni, sono comunque emerse alcune tendenze dai dati di incidenza delle LMT nei vari Paesi:

1. L’incidenza delle LMT sta diminuendo in alcuni Paesi, mentre in altri risulta costante o in aumento. Studi condotti negli USA, in Finlandia ed in Australia hanno dimostrato una diminuzione nell’incidenza delle LMT dovute a incidenti stradali. Tuttavia, questo dato non è evidente in tutti i Paesi sviluppati. Dati provenienti da due Province norvegesi hanno mostrato un incremento costante nell’incidenza delle LMT nelle decadi comprese tra il 1952 ed il 2001, passando da 9,9 a 34,5 casi per milione negli uomini e da 1,9 a 8,2 casi per milione nelle donne. Nonostante in Francia si sia riscontrato un forte decremento dell’incidenza dovuta ad incidenti stradali, l’incidenza di LM è rimasta costante. Questo riflette un cambiamento di tendenza, con una riduzione dell’incidenza di LM tra gli automobilisti ed un incremento dell’incidenza tra motociclisti, pedoni e ciclisti.

2. Nelle LMT degli adulti, c’è un incidenza considerevolmente maggiore negli uomini. Mentre negli studi in ambito pediatrico normalmente sono riportate percentuali equilibrate fra maschi e femmine, gli studi negli adulti mostrano un rapporto di 2:1 fra maschi e femmine ed alcuni riportano anche rapporti molto più elevati. Ad esempio, sono state riportati rapporti fra maschi e femmine eccessivamente elevati nella Regione di Thessaloniki in Grecia, in Irlanda, nel Qatar, ed a Stoccolma, Svezia.  I dati di incidenza della LMT negli USA mostrano che i maschi hanno tassi più elevati di LMT in tutte le fasce d’età, con un picco tra i 16 e 21 anni, dove l’82% dei casi di LTM si verifica nei maschi. Questi risultati supportano l’ipotesi che l’incidenza delle LM sia parzialmente in funzione dei comportamenti legati al sesso – consumo di alcol, comportamento alla guida e pratica di sport ad alto rischio – presenti dopo l’infanzia.

3. È più probabile che una LMT si verifichi nei giovani adulti e negli anziani. Si rilevano due picchi massimi d’incidenza delle LMT associati all’età – nei giovani adulti (maschi: 20–29 anni; femmine: 15–19 anni) e negli anziani (maschi >70; femmine >60), come evidenziato nell’esempio dei tassi di incidenza delle LMT, correlati all’età e al genere, in Canada. L’aumento dell’incidenza dopo i 65 anni di età è una tendenza osservata solo di recente. Uno studio Canadese mostra una incidenza di 51,4 casi per milione di abitanti, nelle persone con età maggiore di 60 anni, dato supportato da studi in Cina ed in Australia. In Australia, negli ultimi 25 anni, la percentuale di lesioni midollari nelle persone di età uguale o maggiore a 65 anni, è aumentata dal 4% al 12%. Questi risultati sono conseguenza di una maggiore incidenza di cadute negli anziani. I tassi di incidenza delle LMT in età pediatrica sono bassi (4–8 casi per milione) nella maggior parte dei Paesi in cui sono disponibili dati, con l’eccezione degna di nota degli USA, dove uno studio riporta un’incidenza di LMT pediatrica di circa 20 casi per milione di abitanti. Gli studi generalmente mostrano tassi di incidenza intermedi per gli adolescenti e gli adulti di mezza età. Ci sono alcune evidenze che stia aumentando l’età dell’insorgenza della lesione. In Norvegia, ad esempio, l’età media della LMT è aumentata da 40,2 a 48,9 anni tra il 1952 ed il 2001, con il cambiamento più significativo dell’età media al momento della lesione riscontrato nelle donne – con un aumento da 24,7 a 57,7 anni.

L'eziologia:

Basandosi sulle evidenze disponibili sull’eziologia delle LMT, di tutti gli Stati membri dell’ OMS, le tre cause più comuni sono i trasporti (in particolare gli incidenti stradali), le cadute e la violenza. Anche se i grafici riportati in Figura 2.5 dimostrano differenze tra Aree geografiche, potrebbero non rappresentare adeguatamente le differenze relative alle cause o al contesto in un intero Paese. Gli incidenti stradali sono la causa principale di LMT. Nella Regione Africana, i trasporti sono responsabili di quasi il 70% dei casi. Negli altri Paesi dell’ OMS i trasporti, come percentuale complessiva, variano tra il 40% della Regione del Sud-Est Asiatico ed il 55% della Regione del Pacifico Occidentale. Uno studio condotto nel Mississipi, USA, mostra che, in almeno il 75% degli incidenti automobilistici con conseguente LM, le cinture di sicurezza non erano disponibili o non erano state utilizzate. Analogamente, uno studio sulla LM in Nigeria, riporta che nessuno, fra i 63 pazienti vittime di incidenti stradali, stava utilizzando le cinture di sicurezza, il che dimostra l’importanza dell’uso delle cinture di sicurezza per ridurre le LM nelle persone a bordo di automobili. Le cadute sono la seconda principale causa di LMT. Le cadute rappresentano poco più del 40% dei casi nelle Regioni del Mediterraneo Orientale e del Sud-Est Asiatico. Ad esempio, in Nepal uno studio riporta che il 40% delle lesioni al midollo spinale risultano da cadute dagli alberi, durante la potatura ed il 28% risultano da cadute dai palazzi. La Regione Africana riporta la percentuale più bassa (14%) di cadute, mentre gli altri Paesi dell’ OMS mostrano percentuali comprese tra il 27% ed il 36%. La violenza, includendo l’autolesionismo, è la terza causa più comune di LMT. Le percentuali di atti di violenza che causano LMT , variano notevolmente fra le Aree delle Americhe, dell’Africa e del Mediterraneo Orientale, che riportano rispettivamente i tassi più alti, pari al 14%, 12% e 11%. Alcuni dati, specifici per alcuni paesi – in particolare quelli in stato di guerra – mostrano tassi molto più elevati, come l’Afghanistan che riporta il 60% di tutti i casi di LMT attribuibili alla violenza. La percentuale dei casi di LMT attribuibili agli atti di violenza è alta anche in Brasile al 42%, in Turchia al 25%, in Sud Africa al 21%. Negli USA, l’11,7% dei casi di LM sono causati da armi da fuoco, di cui il 28% occorsi in specifiche fasce d’età e particolari gruppi entici. Le percentuali in Europa Occidentale si aggirano intorno al 4%, mentre alcuni Paesi come Norvegia, Canada e Australia riportano una percentuale inferiore al 2%. Infine, è stato dimostrato che il tentato suicido contribuisce ad oltre il 10% dei casi di LMT in Israele ed in Finlandia.

In tutte le Aree geografiche, le attività sportive e ricreative contribuiscono a meno del 10% di tutti i casi di LMT , con le Americhe che riportano la percentuale più alta di LMT causate da sport (8%). Tuttavia, in alcuni casi, i dati di alcuni Paesi mostrano tassi ancora più elevati, negli USA al 28%, nella Repubblica della Corea al 25% e in Francia al 22%, oppure tassi più bassi, come in Nigeria, dove gli sport contribuiscono solo all’ 1,7% di tutti i casi di LMT. Le cause di LMT possono anche essere attribuite ad attività, luoghi e circostanze. Gli infortuni sul lavoro contribuiscono ad almeno il 15% di tutti i casi di LMT. L’utilizzo di alcool o droghe è stato identificato come fattore determinante di una LMT nel 34% di tutti i casi in British Columbia – Canada e nel 34% dei casi di trauma associati ai trasporti nel Mississipi, USA. Tendenze demografiche L’età ed il sesso influenzano l’eziologia della LMT in tutte le fascie di età. Basandosi sui dati delle LM in età pediatrica e nei giovani adulti negli USA – dati supportati nella letteratura di altri Paesi – le LM da cause mediche o chirurgiche sono prevalenti al disotto di un anno di età. Dalla nascita ai cinque anni di età, il 65% di tutti i casi di LMT sono attribuibili ad incidenti automobilistici-  I trasporti (cioè incidenti stradali) permangono la causa principale di LMT pediatrica e nei giovani adulti, con una percentuale più alta di LM nelle bambine che nei bambini. É stato dimostrato come gli atti di violenza causino più LM nei maschi di ogni età, anche se queste differenze sono statisticamente significative solo al di sopra dei 5 anni di età. Gli sport causano più LMT nei ragazzi che nelle ragazze, dopo i 13 anni di età. Questi dati coincidono con quelli di altri Paesi, con alcune eccezioni. Due studi, condotti su bambini di età media di 9 anni, mostrano percentuali più elevate da episodi di violenza e da aggressione in Brasile e da cadute nel Regno Unito. Mentre i trasporti permangono una delle cause principali di LM in ogni fascia d’età, le cadute diventano la causa più comune dopo i 60 anni d’età, dai dati degli USA, presi dal Rapporto Annuale Statistico 2011 del National Spinal Cord Injury Statistical Center (NSCISC). Uno studio in Cina, che analizzò specificamente l’altezza delle cadute, mostrò che le cadute dall’alto erano più comuni in età compresa fra i 15 e 44 anni e le cadute da piccole altezze (meno di un metro) sono più comuni in età maggiore ai 45 anni.

Lesione midollare non-traumatica:

Incidenza:

Gli studi condotti sulla LMNT sono in numero assai minore rispetto a quelli sull’incidenza di LMT, con l’eccezione degli studi specifici sulla spina bifida. I tassi di incidenza globale e regionale non possono essere definiti, in quanto gli studi esistenti non sono rappresentativi o comparabili a causa di problemi metodologici, come differenti criteri di inclusione o esclusione, la constatazione dei casi incompleti, o inadeguatezze nel riportare la popolazione a rischio.  Il tasso di incidenza delle LMNT in Canada è stimato pari a 68 casi per milione di abitanti. Nelle stime Australiane, usando dati dello stato di Victoria, si ha un’incidenza di 26 casi per milione di abitanti. I dati raccolti in Spagna, in un Ospedale con un reparto specializzato per LM indicano un tasso pari a 11,4 casi per milione di abitanti. L’incidenza delle LMNT varia sia con l’età che con il sesso. Come nella LMT, il tasso di incidenza delle LMNT è più alto negli uomini che nelle donne. Al contrario delle LMT, l’incidenza delle LMNT aumenta costantemente con l’età, con il rischio che è probabilmente influenzato dall’aumento di malattie con l’avanzare dell’età. Visto che la LMNT è più comune nelle fasce d’età più avanzata,  e dato l’invecchiamento generale, l’incidenza delle LMNT andrà aumentando e potrebbe nelle prossime decadi superare quella delle LMT.

Eziologia

Vi sono pochi dati nazionali affidabili riguardanti l’eziologia delle LMNT, ma alcuni studi suggeriscono che le cause principali sono i tumori e le patologie degenerative della colonna vertebrale, seguite dai disturbi vascolari e dalle malattie autoimmuni. In Paesi come l’India, il Perù e la Svezia, dove l’incidenza della tubercolosi e di altre malattie infettive è alta, queste rappresentano le cause prevalenti di LMNT, eccetto i tumori. I casi derivanti da malattie congenite e genetiche, come la spina bifida, non vengono inseriti in questi studi, perché normalmente vengono raccolti in contesti differenti. Mortalità ed aspettative di vita In questo paragrafo viene riassunto ciò che è noto circa l’impatto della LM sul rischio di mortalità e sulle aspettative di vita – informazioni essenziali per una pianificazione adeguata e per l’allocazione delle risorse. I miglioramenti nel saper riconoscere una LM, nella valutazione e gestione prima del ricovero in ospedale, nei servizi di assistenza al trauma, nell’assistenza medica e nei servizi di riabilitazione hanno determinato, nei Paesi ad alto reddito, un’aspettativa di vita maggiore per le PLM e contemporaneamente hanno ridotto il rischio di mortalità derivante dalle complicazioni secondarie. Le PLM continuano ad avere una maggiore possibilità di morire – e morire più giovani – rispetto alle persone senza LM. Sono anche maggiormente predisposte a morire a causa di alcune determinate problematiche di salute, rispetto alla popolazione in generale. Nella maggior parte dei casi, il primo anno dopo la lesione è quello in cui il rischio di mortalità è più elevato per le PLM e molte PLM, nei Paesi a basso reddito, continuano a morire per complicanze secondarie prevenibili. Le PLM muoiono prima rispetto alle persone senza LM. In generale, gli studi hanno indicato che le PLM sono da 2 a 5 volte più predisposte a morire prematuramente rispetto alle Persone senza LM. Un altro modo per valutare gli effetti della LM, è considerare il suo impatto sulle aspettative di vita, cioè quanto a lungo una persona può aspettarsi di vivere. Pochi studi paragonano le PLM alla popolazione in generale. Tuttavia, uno studio Australiano ha mostrato che individui con un livello di LM compreso tra C1 e C4, all’età di 25 anni, hanno solo il 70% delle aspettative di vita rispetto alla popolazione in generale. Nel primo anno dopo la lesione si ha il rischio di mortalità più elevato per le PLM. Fra le PLM, il rischio di mortalità dipende dal livello e dalla gravità della lesione. I tetraplegici muoiono prima dei paraplegici. Uno studio Finlandese ha mostrato che il Tasso di Mortalità Standardizzato (TMS) per la paraplegia è di 2,3, a confronto di 3 per la tetraplegia,  mentre in Australia il TMS per la paraplegia è pari a 1,27, rispetto al 2,2 per la tetraplegia . Lo studio Finlandese ha mostrato inoltre che la mortalità è maggiore nelle PLM completa rispetto a quelle con lesione incompleta; in caso di lesione completa, il Tasso di mortalità raddoppia per le persone con paraplegia e quasi triplica per quelle con tetraplegia. Nei paesi sviluppati le aspettative di vita stanno aumentando dagli Anni Cinquanta. Studi longitudinali in contesti ad alto reddito, hanno mostrato un aumento costante delle aspettative di vita per le PLM. Uno studio negli Stati Uniti sulle LMT ha osservato, negli anni fra il 1973 ed il 2004, una riduzione della mortalità nei primi due anni dopo la lesione, mentre la mortalità negli anni successivi ai primi due rimaneva piuttosto stabile. Analogamente uno studio ha mostrato, fra il 1981 ed il 1998, un calo annuale del tasso di mortalità del 3%, nelle LMT; in particolare il tasso di mortalità si è ridotto nei maschi, nei bianchi e nelle vittime di incidenti stradali. Questo cambiamento riflette i miglioramenti dell’assistenza sanitaria e della medicina riabilitativa per PLM, negli ultimi 60 anni. Le patologie secondarie associate a LM non sono più le cause principali di decesso nelle PLM, nei Paesi ad alto reddito. Nei Paesi con risorse elevate c’è stata una variazione nella cause principali di decesso, dalle complicanze urologiche, come l’urosepsi o l’insufficienza renale, a cause di morte simili a quelle della popolazione in generale, come i problemi respiratori, in particolare modo le polmoniti e l’influenza. Alcuni studi hanno trovato alti tassi di mortalità per malattie cardiache, suicidi, e problemi neurologici. Tuttavia le PLM muoiono a causa di queste patologie più frequentemente rispetto alle Persone nella popolazione in generale. Ad esempio, i risultati di uno studio in Norvegia indicano un aumento globale del rischio di mortalità da malattie respiratorie nelle LM, rispetto alla popolazione in generale, con un TMS di 1,96. In Australia, uno studio ha trovato un TMS da cause specifiche: 17,11 per la polmonite e l’influenza, 4,37 per il suicidio e 6,84 per le malattie del sistema urinario. Uno studio Norvegese ha riscontrato che le malattie respiratorie, la cardiopatia ischemica, il cancro ed il suicidio sono le causi più comuni di decesso . In Paesi a basso reddito, le PLM continuano a morire a causa di complicazioni secondarie prevenibili, ad es. complicanze urologiche e lesioni da pressione. Nei Paesi con poche risorse, sebbene vi siano pochi dati a causa dell’elevatissimo tasso di non adesione dei pazienti al follow-up, le prove aneddotiche indicano che le complicanze urologiche rimangono una causa comune di decesso. Nei Paesi a basso reddito, vista l’assenza di assistenza sanitaria adeguata, le sepsi fatali provocate da lesioni da pressione non curate, sono una causa comune di decesso. I tassi di mortalità per le PLM sono fortemente influenzati dalla qualità del sistema sanitario, in particolare del pronto soccorso. Il trasporto e la tempistica di ricovero, successivi alla lesione, sono fattori importanti per la sopravvivenza. Le prime 24 ore dopo una LM sono le più critiche per la sopravvivenza. Uno studio in Nigeria ha riscontrato che tra i fattori predittivi di mortalità dopo 6 settimane, sono inclusi l’essere in una posizione rannicchiata durante il trasferimento (odds ratio di 23,52) ed il presentarsi 24 ore o più dopo la lesione (rapporto di probabilità/odds ratio di 5,48). Sebbene la mortalità complessiva negli Ospedali in contesti ad elevate risorse, come il Canada e gli Stati Uniti, sia rispettivamente di 11,6% e 6,1% (137,138), in Sierra Leone si ha un tasso di mortalità medio pari al 29% ed in Nigeria pari quasi al 35%. Questo sottolinea l’importanza del riconoscimento tempestivo, della prima valutazione e della gestione appropriata di una sospetta LM. In un ampio studio retrospettivo sugli outcomes di 324 pazienti in Australia, che sono stati trasportati in ambulanza e ammessi al reparto per LM, è stato solo grazie ad equipaggi delle ambulanze ben addestrati ad identificare i segni vitali fisiologici di una LM, che questi pazienti sono stati indirizzati al reparto per LM, dove per circa l’88% di essi è stata fatta diagnosi di LM- Generalmente, i tassi di mortalità negli Ospedali confermano l’importanza di un’assistenza sanitaria di qualità per la sopravvivenza delle PLM, e questi tassi potrebbero essere correlati al livello delle risorse generali di un Paese.